La parola di oggi è FIDUCIA.
"Cosa vuol dire bambini fidarsi di qualcuno? - silenzio - Per esempio un cagnolino, la Peggy, si fida di te e ti dà la pancia, è la sua parte più fragile, con un calcio la puoi uccidere, eppure lei te la porge perché si fida, ovvero sa che non le farai male, anzi direi che tutto ciò che le farai è un gran bene. E voi bambini di chi vi fidate?"
Il silenzio è immediatamente rotto da una risposta all'unisono, senza pensarci neanche un secondo in più: "La mamma!"
Poi qualcuno accorgendosi di aver escluso qualcuno della famiglia ha corretto in corsa: "Si ma anche il papà e i fratelli."
Dal paragone con la Peggy alla risposta dei bambini il pensiero è stato immediato. Ho pensato: anche la Mamma dà la pancia al suo bambino, vuoi vedere che mettere al mondo un figlio è un atto di fiducia?
I bambini hanno un legame stretto con la mamma, si fidano di lei perché lei si prende cura di loro, dà tutto ciò di cui hanno bisogno, per prima cosa ha dato loro una parte del suo corpo dove li ha accolti e fatti vivere, nutriti per i primi nove mesi. Anche se non sembra, i bambini "hanno una specie di memoria" di questo legame.
Ma ora che si fa?, ora che non stanno più dentro, anzi, che a volte ci sembrano nuovi e vulnerabili alle esperienze del mondo, e abbiamo paura che non si trovino bene, e magari dobbiamo a nostra volta aver fiducia di chi ce li accudisce.
Dobbiamo insegnare loro a fidarsi degli altri.
Stamattina abbiamo fatto una serie di giochi sulla fiducia, giochi con il corpo e qualche riflessione su come ci siamo sentiti.
Ecco la mia di riflessione:
I bambini oggi sono molto stimolati, fanno ogni tipo di sport, siamo attenti a cogliere ogni loro esigenza per rispondere con gli stimoli adeguati alla loro età. Tutto è sotto controllo e trasmettiamo in qualche modo l'idea che anche loro debbano avere tutto sotto controllo. Già a sei, sette anni fanno fatica a lasciarsi andare, chiudere gli occhi durante il rilassamento, addirittura qualcuno fa fatica a rimanere disteso.
Con le parole dicono di fidarsi dell'altro, ma il corpo (che dice sempre la verità) trasmette fiducia soltanto in ciò che vede.
E' importante che un bambino sappia rilassarsi, non solo perché non è una cosa che si impara, ma è una pratica che ha dis-imparato, ma perché quel lasciare andare è alla base dei fondamentali processi utili all'elaborazione dei loro vissuti:
1) lasciare andare il dolore, che prima o poi tutti proviamo, dobbiamo imparare non a preservarcene, ma a farlo uscire da qualche parte, lasciarlo andare appunto.
2) lasciare andare le tensioni fisiche, il ché significa evitare contratture del nostro corpo e vivere sani.
3) lasciare andare le preoccupazioni, che a lungo andare si fissano nel corpo trasformandosi in vere e proprie malattie psicosomatiche.
E questi sono alcuni esempi dell'importanza del ritornare al lasciare andare.
Certo è naturale che le esperienze della vita ci mettano più sulla difesa, ma stimolare i bambini con tante attività ha un'influenza proprio sulla loro tensione e quindi sulla loro apertura e fiducia.
Quindi il mio consiglio per quest'estate piena di sole è di portare i bambini una volta in meno in piscina, o al mare, o di corsa ad impegnare il tempo se no rischiano di mettersi davanti alla televisione, e fatevi un massaggio, tutti i giorni. Imparate a rilassarvi con i vostri figli ascoltando il vostro corpo e le sue sensazioni. Che non è solo una coccola, ma un viaggio in una dimensione fuori controllo.
Buone vacanze
Nessun commento:
Posta un commento