In quasi due settimane di Campo Estivo non ho mai pronunciato la parola regole, un po' perché mi sembra quasi vuota talmente i bambini la devono sentire, un po' perché spesso la regola in quanto tale sembra il preludio di una minaccia.
Ho usato lo "stratagemma" degli spazi. Per esempio per indicare che i cagnolini (che meriterebbero un capitolo a parte visto la loro valenza educativa) devono essere rispettati, ho appeso un cartello in cortile che spiega che "Questo è lo spazio dei cagnolini, siamo loro ospiti, prima di accarezzarli chiediamo loro il permesso facendoci annusare".
Ragionando coi bambini sull'utilizzo degli spazi, sull'importanza di usarli bene per viverci bene, è emerso che lo spazio/tempo libero oggi si è trasformato in un momento di confusione in cui alcuni giocavano in modo organizzato, altri correvano e gridavano, rischiando di fare male agli amici.
Ho proposto un tempo di relax in cui ogni bambino ripercorresse la sua giornata, dal risveglio fino a quel momento: "...ripensate ad ogni azione, soffermatevi sui momenti belli, di condivisione, di risate e su quelli brutti, in cui qualcosa ha interrotto o disturbato l'armonia. Soffermatevi sulle emozioni. Per farlo occorre ascoltare il cuore. Per aiutarvi mettete una mano sul cuore quando sentite che qualcosa lo ha turbato..."
Volevo che i bambini non "schiacciassero il pulsante predica" e quindi rispondessero con un semplice "non siamo stati bravi", ma che sentissero la differenza dallo stare bene allo stare male insieme.
E' a questo punto che qualcuno ha proposto di scrivere dei giochi da scegliere nel momento del gioco libero: tre al giorno. Presa carta e penna i bambini si sono messi a scrivere. E come una comunità hanno risolto un problema che non li rendeva meno bravi ai miei occhi, ma meno felici tra di loro.
Allora a cosa servono le regole?
Non a diventare più bravi (come spesso mi rispondono i bambini), e a me viene prurito alle caviglie, ma ad essere più felici.
Il caso poi ha voluto che il laboratorio musicale della mattinata fosse proprio improntato sul fare esperienza del rispetto delle regole nella musica d'insieme, per suonare in un'orchestra come veri musicisti.
Nessun commento:
Posta un commento