L'autunno ci sta regalando giornate di freddo e sole che incoraggia i bambini del Doposcuola a Casa di Cri laTata ad uscire dopo pranzo e a sfogarsi giusto mezz'ora prima di iniziare i compiti.
Ecco la nota dolente.... quanti compiti!
Come fare per non rovinarsi il pomeriggio e terminare a sera?
Il problema dei compiti non è sempre (o solo) un problema di quantità, ma di metodo.
Vediamo come aiutare i bambini e i ragazzi a concentrarsi e a stimolare l'autonomia.
1) Ripasso. Prima di iniziare i compiti veri e propri, dopo aver letto la consegna, ripassiamo la lezione, soprattutto quando i bambini stanno affrontando argomenti nuovi. Cerchiamo di farlo in modo pratico e divertente (quando possibile). Il ripasso creativo o giocoso aiuterà il bambino ad entrare nel compito in modo leggero e allo stesso tempo lo metterà nella condizione di svolgerlo in maniera autonoma.
Alcuni esempi:
- Per i concetti logico matematici utilizziamo oggetti (matite, pennarelli, caramelle - che dopo mangeremo - ) per simulare la soluzione al problema o alle operazioni da svolgere. Facciamolo per terra, stacchiamoci dal tavolo creando così un diversivo alla "postazione di lavoro".
- Se dobbiamo rispondere a domande di storia o geografia proviamo a leggere e a raccontare noi con l'aiuto dei bambini la storia: mettiamola in scena, inventiamo dei personaggi utili al racconto. Per geografia improvvisiamo una piantina, utilizziamo il corpo per muoverci nello spazio.
- Per imparare una poesia, invece di ripetere ogni frase a pappagallo, proviamo ad unire la ritmicità delle parole ad alcuni movimenti fisici. Come una danza, il coinvolgimento delle parti del corpo aiuterà i bambini a scaricare l'energia e ad associare parole ed azioni coinvolgendo anche la memoria fotografica. Inoltre divertendosi si impara meglio e più in fretta.
2) Svolgimento. Dopo che abbiamo ripassato la lezione di matematica o italiano, che abbiamo ripetuto la pagina di storia o scienze, è giunto il momento di svolgere il compito vero e proprio (rispondere alle domande, eseguire operazioni, risolvere problemi... ecc).
- Diamo un tempo e non sediamoci vicino al bambino. Se ha difficoltà a rimanere concentrato, dividiamo il compito in più parti, dedicando ad ognuna tempi brevi, così potremo richiamare la sua attenzione spesso, senza perciò assillarlo con continui "Dai, sbrigati" ...
- Se nostro figlio ha tempi di concentrazione brevi, concordiamo con lui delle pause. Per esempio "Fai le operazioni e poi ti fermi 5 minuti." Decidete come va utilizzato il tempo della pausa. Se lo decidete insieme al bambino lo aiuterete a responsabilizzarsi anche nel sentire la propria fatica, i propri limiti, oltre che a portare a termine a tutti i costi un compito.
- No ai confronti e alle gare. A casa vivono fratelli, magari di classi diverse. La competizione non aiuta chi è in difficoltà. La competizione è al centro dei metodi scolastici: i bambini sono educati ad essere performanti, a volte fanno fatica a chiedere aiuto o temono il giudizio dell'adulto.
3) Gratificazione: posto che nessuno è più bravo di un altro, che non è la gara a chi fa meglio o a chi fa prima, alla fine del dovere deve arrivare il piacere. Anche questo momento dev'essere deciso precedentemente col bambino, dev'essere atteso non come un premio, ma come la meritata ricompensa al suo lavoro. Pensate se alla fine del mese il vostro capo vi ripagasse dicendovi che avete imparato un mestiere. D'altro canto la miglior ricompensa per un bambino non sta nell'avere un regalo, un premio. Avrete constatato anche voi che qualsiasi oggetto desiderato è accantonato poco dopo averlo ottenuto. Organizzare un tempo di qualità con i genitori è la vera ricompensa alle fatiche del dover essere bravo a scuola. E' qui infatti che l'alunno viene valutato continuamente e poi, nel momento in cui rientra a casa si sente chiedere: "Come è andata a scuola?" La risposta non può altro che essere "bene." "Sei stato bravo?" "Si."
Organizzare una merenda invitando degli amici, fare un dolce o preparare una cena particolare con la mamma. Fare un lavoro creativo insieme è il modo migliore per godere del tempo dopo i compiti.
Certo, direte che con l'arrivo dell'inverno attività in casa coi bambini ne farete a dismisura, ma è importante che diventino una modalità di gratificazione scelta insieme. Da una parte perché i figli non desiderano altro che passare del tempo coi genitori in cui essere valorizzati per quello che sono e non per quello che devono fare per il giorno dopo, e poi perché solo se scelta insieme come parte integrante dei compiti dà maggior valore al lavoro da svolgere. Dopo il dovere si sperimenta realmente il piacere. Fa parte del metodo.
A tutti buona scuola!
Cri laTata
Vi ricordo che da novembre il Doposcuola a Casa di Cri laTata
è aperto tutti i giorni dalle 14.00 alle 16.00
se vuoi passare a trovarci per avere ulteriori informazioni,
contattami
Cri laTata 340 6261961
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